22 agosto 2011

No al rito religioso

Il blog dei matrimoni alternativi spesso offre consigli e suggerimenti per realizzare un evento economico ed alternativo anche se ci si muove in ambiti più o meno tradizionali. Purtroppo per chi non vuole rinunciare al sì pronunciato davanti all'altare c'è una brutta notizia: mai e poi mai un matrimonio religioso può essere alternativo. Tralasciando riflessioni di carattere morale, il rito cattolico infatti è da sempre gestito da chi lo celebra e lascia agli sposi la sola scelta
della musica (non sempre e comunque muovendosi tra scelte tradizionali e di tema religioso). Inoltre il rito religioso ha un costo inspiegabile, dato che il sacerdote è già profumatamente pagato per il lavoro che svolge, lavoro che comprende, tra gli altri compiti, la celebrazione di messe e riti di vario genere (matrimoni, battesimi, cresime... Che sempre messe sono). Chi decide di sposarsi in chiesa deve seguire un corso prematrimoniale che ha un costo, deve pagare l'uso della chiesa e la celebrazione della messa (proposta sotto l'ipocrita veste di offerta libera... Offerta così libera che in genere ha cifre minime prestabilite e assurde), spesso deve pagare una cifra per ottenere il nulla osta che gli consentirà di sposarsi in una chiesa che non è la propria di appartenenza. In più ci sono da pagare le decorazioni floreali e gli addobbi, che devono essere degni di un luogo religioso e sacro. E come ciliegina sulla torta, abito obbligatoriamente bianco per le spose che devono raggiungere l'altare: come se l'abito bianco rendesse ogni donna pura e illibata cancellando le sue esperienze e il suo passato più o meno vissuto!
Per non parlare di che cosa dirà il sacerdote durante la predica: se vi capiterà di seguire due o tre riti a breve distanza di tempo, vi renderete presto conto che il messaggio cattolico dell'amore è sempre lo stesso, anche se viene passato come "personalizzato" ad hoc per ogni coppia. Prediche di quasi un'ora per dire che non sono stati i giovani sposi a decidere del loro amore, ma tutto è inserito in un disegno più ampio, voluto da Dio. Dunque come dire che se ci amiamo e le nostre strade si sono incontrate non è stata una nostra scelta ma la realizzazione della volontà di Dio. Messaggio che, a prescindere se si è cattolici o no, a noi di matrimonio alternativo sembra fuori luogo in un momento che dovrebbe sancire la scelta d'amore di due persone che hanno deciso di costruire la propria vita insieme. Dunque contro ogni convenzione ed etichetta, a prescindere dal vostro orientamento religioso, scegliete di sposarvi con rito civile, la cerimonia sarà più intima e più... vostra! Ogni invitato sarà libero di parteciparvi di qualunque orientamento religioso sia, tutti saranno liberi di vestirsi come gli pare e in più risparmierete anche tanti soldi!

7 commenti:

  1. Scusa se insisto: ma dove vivi?
    La mia è curiosità, perché dove abito io non esiste vincolo per l'abito bianco, il nulla osta è gratuito a parte i tempi tecnici e un certificato rilasciato dal Comune con una marca da bollo. L'offerta è libera, nel senso che è libera e non ci sono limiti. Il parroco ti fa scegliere tutto, dalle letture alla fine. E la "predica" non sarà sterile perché, se ti sposi in Chiesa perché frequenti, il parroco ti conosce e di conseguenza farà un'omelia dedicata solo agli sposi... Scusami ma mi piacerebbe capire l'origine di questo astio. Una brutta esperienza?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chiara,
      nessuna brutta esperienza. Semplicemente Matrimonio Alternativo vede le cose che accadono durante l'organizzazione di un matrimonio con rito cattolico con l'occhio di chi è svincolato da scelte morali dettate dalla Fede. Ti assicuro che in tante città del Sud e non solo, il rito religioso ha dei costi inspiegabili e delle regole assurde. Anche la semplice offerta a piacere che viene chiesta dai parroci più corretti, è una cosa che noi non condividiamo in quanto la celebrazione delle messe, di qualunque rito si tratti, rientrerebbe nei compiti che i fedeli già ampiamente pagano ai sacerdoti. Dunque il tutto dovrebbe essere assolutamente gratutito. Cosa che non accade quasi mai. E' nostra politica scrivere documentandoci, e tutto quello che leggi è reale e accade spessissimo. Forse tu hai la fortuna di appartenere ad una delle poche parrocchie che non speculano sulle giovani coppie che decidono di sposarsi.

      Elimina
  2. Ma cosa vai scrivendo?
    Non c'è nessun costo per il corso prematrimoniale, nessun costo per la chiesa, nessun costo per il nulla osta e l'offerta libera è veramente libera e sicuramente non onerosa e i soldi delle messe non vanno al prete, ma alla parrocchia.. e in comune non è certo gratis!
    Abbi un po' di rispetto per chi ha un pensiero diverso dal tuo, non diffondere notizie false solo perché va di moda parlar male della chiesa.
    Lo scegliere di sposarsi o meno in chiesa comunque credo debba essere legato a motivi un po' più profondi...

    RispondiElimina
  3. Caro Andrea,
    pubblico il tuo post perché il bello della rete è proprio che ognuno può esprimere il proprio pensiero liberamente, così come tutti possono scegliere liberamente di ignorarlo. Detto ciò dico anche che questo non mi sembra il luogo adatto per querelle di tipo religioso-etico-morale, dunque se avrai voglia di rispondermi ti prego di farlo utilizzando l'indirizzo email presente sul nostro sito.
    Quando scriviamo qualcosa è assolutamente documentata. Le Chiese si fanno pagare, i corsi pre-matrimoniali costano, le offerte sono libere con un minimo richiesto in media di 150€, la parrocchia non ha costi di gestione tali da non poter sopravvivere con le offerte domenicali e con quanto passa la Curia. In Comune in genere non si paga nulla ad esclusione della marca da bollo per presentare la domanda. E questo quasi ovunque nel nostro Paese. A meno che non si cerchino location particolari... Non parliamo di "casi isolati" non so tu dove ti sia sposato, parliamo di cosa accade nella maggior parte dei casi. E' il nostro lavoro e ci documentiamo. Io rispetto il pensiero di tutti così come tu devi rispettare il nostro. Piuttosto non leggerlo, non capisco perché ti turbi tanto se sei convinto delle tue idee. Mi chiedo, e concludo, se la scelta di sposarsi in Chiesa sia davvero per tutti legata a motivi profondi o sia solo una scelta dovuta e spesso desiderata perché imposta in qualche modo dalla nostra società. Mi chiedo anche perché si debbano spendere tanti soldi, se la scelta di un matrimonio tradizionale con rito religioso sia semplicemente qualcosa di spirituale come tu pensi... Basterebbero un sacerdote e due testimoni, il tuo spirito ne sarebbe felice.

    RispondiElimina
  4. Ciao, purtroppo ciò che scrivi è vero per alcune parrocchie... molto triste trattandosi di un rito cattolico!
    Non è però così per ogni Chiesa e ogni sacerdote e volevo precisare una piccola imprecisione: non scegli solo i canti ma anche le letture.
    Comunque anche un matrimonio religioso può essere alternativo ed economico: l'abito può non essere da sposa quindi reciclabile, le scarpe pure, i fiori possono essere contenuti (o evitati), le bomboniere le puoi evitare e pure le partecipazioni, il corso prematrimoniale il sacerdote serio te lo fa gratis... insomma, non credo che Chiesa significhi automaticamente obblighi e spese, mi pare un po' dicotomica questa divisione matrimonio civile=alternativo e risparmioso, religioso=costosissimo. Il vero problema è che spesso chi si sposa in Chiesa non lo fa perchè crede ma perchè vuole il Matrimonio "romantico" con fiori, vestito, paggetti... e quindi spende.

    RispondiElimina
  5. La tematica RITO fa parte dell'universo dei matrimoni e dovrebbe essere il centro di una giornata che invece spesso si ricorda solo per la festa. E relativamente al rito di certo sposarsi in Chiesa IN GENERALE (purtroppo non conosco ogni sacerdote personalmente) è più costoso e impone più regole. Ciò che non ci piace è il sistema, ma è ovvio che esistono delle eccezioni... Anzi direi MENO MALE... Tuttavia, scusa se preciso, la maggior parte delle Chiese impone abito bianco per la sposa, musica (molte Chiese ti lasciano scelta tra pochi brani vietandone alcuni), puoi scegliere le letture, è vero, purché da testi sacri cattolici (ovviamente, ma questa non si può elencare come scelta degli sposi :D)! Addirittura ci sono Chiese che impongono di comprare i doni per l'offertorio dando agli sposi una vera e assurda lunga lista della spesa (costo medio 70€). E la Chiesa in genere deve essere decorosamente addobbata con fiori. E si paga la messa. Mi auguro che qualche eccezione ci sia, ma ti assicuro che questo che racconto è ciò che in genere accade. Ne sentiamo davvero di cotte e di crude.

    RispondiElimina
  6. Sì, certo, lo so bene, dicevo solo che conosco chi si è sposata in pantaloni, non in bianco ma in Chiesa, per esempio... io credo che se si desidera un matrimonio alternativo e si è credenti basti cercare la parrocchia e il prete giusto. In realtà anche in un rito laico puoi trovarti a "combattere" contro mentalità all'antica radicate, magari di parenti o genitori se non dell'officiante laico. Anzi, sarebbe un modo per sottolineare questa ingiustizia.

    RispondiElimina