Abbiamo spesso parlato di regole da rispettare per avere un vero matrimonio alternativo, ma forse vale la pena di precisare il matrimonio alternativo-pensiero per dare ai nostri lettori la giusta chiave d'interpretazione di consigli e suggerimenti offerti in questo blog.
Ciò che le giovane coppie dovrebbero radicalmente evitare è
di lasciarsi condizionare da quello che più volte abbiamo chiamato il mercato dei matrimoni, ossia quel mondo nato intorno all'organizzare delle nozze degli sposi italiani. Un mondo che impone scelte e che spinge a spendere molti soldi inutilmente. A volte lo stesso servizio o prodotto offerto ha costi diversi se proposto per un matrimonio o per una qualunque altra occasione: vestiti, location, catering, oggetti bomboniere e chi più ne ha più ne metta. Sembra veramente assurdo che molte giovani coppie siano costrette a chiedere prestiti o ad esaurire le casse dei propri genitori per organizzare una festa, che per quanto sensazionale possa essere, rimane una semplice festa. La cosa più grave è che molti genitori desiderano usare i risparmi di una vita per le nozze dei propri figli, piuttosto che donare questi soldi come aiuto per gettare le basi di una lunga vita insieme: parliamo di somme che potrebbero trasformarsi in un anticipo per l'acquisto di una casa o in affitto pagato per almeno 3 anni. Insomma soldi buttati sì, soldi investiti no. E poi si continua a ripetere che è un periodo di profonda crisi... Ma la cosa peggiore è che molte giovani coppie, addirittura la maggioranza dei futuri sposi italiani, accettano con piacere il matrimonio tradizionale pagato dai genitori o realizzato grazie a consistenti prestiti, e invece di ribellarsi a queste stupide tradizioni e di esigere che i soldi vengano usati, se ci sono, per questioni di certo più importanti, si lasciano completamente travolgere da ciò che ci viene praticamente imposto. Ecco, ciò che manca è la consapevolezza e la giusta misura nell'affrontare un giorno importante, su cui il mercato specula, approfittando dell'ignoranza dell'italiano medio. Dunque la vera unica regola del matrimonio alternativo è dire no a scelte costose e imposte dalla società, cercando di evitare ciò che viene ormai biecamente gestito dagli sciacalli dei matrimoni... E' più semplice di quanto sembri, basta solo risvegliarsi dal sonno profondo che ci fa accettare tutto passivamente, aprire gli occhi e rendersi conto che una festa con 50 invitati è ugualmente bella e non c'è bisogno di arrivare a 200 persone per avere un bel ricordo di quel giorno, basterebbe capire che si è belle lo stesso anche senza un abito da 5000€ messo una sola volta e senza estetista, parrucchiere, prove trucco, acconciature estrose e fiori ovunque. Basterebbe guardare con occhi critici un prete che chiede soldi e soldi e soldi per celebrare una messa che dovrebbe far parte del suo lavoro già ampiamente retribuito e scegliere il Rito civile, che è quello che sancisce legalmente il vincolo del matrimonio e che non ha alcun costo nella maggior parte delle città italiane; basterebbe evitare pranzi lunghi 12 ore, bomboniere da 30€ l'una, location super costose, decorazioni eccessive e una sfilza di testimoni. Basterebbe realizzare un evento essenziale perché le cose essenziali sono quelle importanti per noi e non per i 300 invitati mai visti prima a cui pare sia dovuto un ricevimento da 30000€ (almeno). In fondo il matrimonio è la cosa più intima che esista, lega due persone che si amano. A volte basterebbe ricordare questo, perché a due persone che si amano basta anche un brindisi in piedi fuori al Comune dopo aver proninciato il fatidico sì.
Ciò che le giovane coppie dovrebbero radicalmente evitare è
di lasciarsi condizionare da quello che più volte abbiamo chiamato il mercato dei matrimoni, ossia quel mondo nato intorno all'organizzare delle nozze degli sposi italiani. Un mondo che impone scelte e che spinge a spendere molti soldi inutilmente. A volte lo stesso servizio o prodotto offerto ha costi diversi se proposto per un matrimonio o per una qualunque altra occasione: vestiti, location, catering, oggetti bomboniere e chi più ne ha più ne metta. Sembra veramente assurdo che molte giovani coppie siano costrette a chiedere prestiti o ad esaurire le casse dei propri genitori per organizzare una festa, che per quanto sensazionale possa essere, rimane una semplice festa. La cosa più grave è che molti genitori desiderano usare i risparmi di una vita per le nozze dei propri figli, piuttosto che donare questi soldi come aiuto per gettare le basi di una lunga vita insieme: parliamo di somme che potrebbero trasformarsi in un anticipo per l'acquisto di una casa o in affitto pagato per almeno 3 anni. Insomma soldi buttati sì, soldi investiti no. E poi si continua a ripetere che è un periodo di profonda crisi... Ma la cosa peggiore è che molte giovani coppie, addirittura la maggioranza dei futuri sposi italiani, accettano con piacere il matrimonio tradizionale pagato dai genitori o realizzato grazie a consistenti prestiti, e invece di ribellarsi a queste stupide tradizioni e di esigere che i soldi vengano usati, se ci sono, per questioni di certo più importanti, si lasciano completamente travolgere da ciò che ci viene praticamente imposto. Ecco, ciò che manca è la consapevolezza e la giusta misura nell'affrontare un giorno importante, su cui il mercato specula, approfittando dell'ignoranza dell'italiano medio. Dunque la vera unica regola del matrimonio alternativo è dire no a scelte costose e imposte dalla società, cercando di evitare ciò che viene ormai biecamente gestito dagli sciacalli dei matrimoni... E' più semplice di quanto sembri, basta solo risvegliarsi dal sonno profondo che ci fa accettare tutto passivamente, aprire gli occhi e rendersi conto che una festa con 50 invitati è ugualmente bella e non c'è bisogno di arrivare a 200 persone per avere un bel ricordo di quel giorno, basterebbe capire che si è belle lo stesso anche senza un abito da 5000€ messo una sola volta e senza estetista, parrucchiere, prove trucco, acconciature estrose e fiori ovunque. Basterebbe guardare con occhi critici un prete che chiede soldi e soldi e soldi per celebrare una messa che dovrebbe far parte del suo lavoro già ampiamente retribuito e scegliere il Rito civile, che è quello che sancisce legalmente il vincolo del matrimonio e che non ha alcun costo nella maggior parte delle città italiane; basterebbe evitare pranzi lunghi 12 ore, bomboniere da 30€ l'una, location super costose, decorazioni eccessive e una sfilza di testimoni. Basterebbe realizzare un evento essenziale perché le cose essenziali sono quelle importanti per noi e non per i 300 invitati mai visti prima a cui pare sia dovuto un ricevimento da 30000€ (almeno). In fondo il matrimonio è la cosa più intima che esista, lega due persone che si amano. A volte basterebbe ricordare questo, perché a due persone che si amano basta anche un brindisi in piedi fuori al Comune dopo aver proninciato il fatidico sì.
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